Edito da Duke University Press, Durham (Carolina del Nord), 2018, X+291 p.
“Il lavoro di Hemmings esamina il significato dell’attivista e pensatrice anarchica per la politica femminista contemporanea. Ella unisce i discorsi di genere, razza e sessualità di Goldman, trovandoli utili nella formulazione di una nuova prassi femminista queer. Esaminando tre archivi sovrapposti – gli scritti di Goldman, la sua eredità storica e teorica e un archivio fantasioso che risponde in modo creativo alle lacune in quegli archivi – Hemmings mostra come un serio impegno con le ambivalenze politiche di Goldman apra questioni più ampie che circondano la storiografia femminista, esplorando la sua personale affinità con l’anarchica lituana per illuminare il ruolo che l’investimento affettivo gioca nel plasmare la narrazione femminista. Considerando Goldman in tutte le sue contraddizioni e complessità, Hemmings presenta una risposta femminista queer alle ambivalenze che saturano anche le teorie razziali femministe queer contemporanee.”
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Note dell’Archivio
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