Edito da Derive Approdi, Roma, 2003, 226 p.
Il 19 e il 20 dicembre 2001, di fronte a una devastante crisi economica e alla proclamazione dello stato d’assedio, (‘Argentina veniva travolta da un movimento insurrezionale composto da migliaia di persone. Da allora, quel movimento è stato un attore permanente della scena politica argentina, rappresentando il controcanto dei problemi istituzionali e finanziari che hanno paralizzato il paese.
I protagonisti di questo libro sono i piqueteros, i «disoccupati organizzati» dei quartieri più poveri della sterminata periferia di Buenos Aires. Uomini e donne qualunque provenienti da quella classe media che, grazie alle ricette neoliberali e agli imperativi del Fondo monetario internazionale, si è trovata sull’orlo di un baratro sociale ed economico.
I piqueteros sono gli inventori di straordinarie forme di protesta e di organizzazione dal basso che, insieme alle «assemblee popolari» nei principali quartieri della capitale, hanno saputo riorganizzare servizi sociali di base e forme di scambio economico alternative. Un modello di resistenza a cui guardare con attenzione nel momento in cui la «crisi» sembra farsi più vicina anche alla nostra società.
Nota dell’Archivio
-Traduzione del libro “19 y 20. Apuntes para el nuevo protagonismo social”, Ediciones De mano en mano, Aprile 2002