Edito dalla Famiglia e dagli Amici dell’Autore, Parigi, 1966, 318 p.
Estratto della Primera parte
Ho detto e scritto in più di un’occasione che la Confederazione Nazionale del Lavoro (CNT, ndt) spagnola ha avuto periodi il cui carattere esemplare ha quasi oscurato le migliori azioni della vecchia sezione spagnola dell’Associazione Internazionale dei Lavoratori. Indubbiamente, anche la suddetta organizzazione, negli anni tra il 1919 e i giorni nostri, ha subito gli errori più deplorevoli e le deviazioni più disastrose. E se è così, perché non fare una storia della vita del nostro movimento, quasi sempre così intensa? Perché non parlare del bene per stimolarlo e del male per anatemizzarlo? Questa è una delle ragioni principali del nostro presente lavoro. Coloro che, in generale, hanno parlato o scritto del movimento operaio spagnolo, anche se non condividono le nostre idee di emancipazione integrale, hanno sempre fatto riferimento al movimento anarchico – intimamente legato all’azione sovversiva, virile e onesta delle nostre classi lavoratrici. E questo è ciò che hanno fatto gli storici di tutte le tendenze, perché i gruppi operai esistenti in Spagna, se escludiamo quelli impregnati di spirito e idea libertaria, sono totalmente privi di coraggio e di influenza negli ambiti sociali del nostro Paese. […]
Nota dell’Archivio
-Libro in Spagnolo