Edito da Savelli Editore, 1974, Roma, 80 p.
Due mesi fa, in una città italiana, un compagno è andato a visitare un gruppo che faceva riferimento alla sua stessa organizzazione militante. Il gruppo — a carattere locale — stava preparando un nuovo numero del suo giornale. Parlando, viene fuori che i compagni del gruppo producono il giornale con una tecnica nuova, che migliora la qualità e abbassa i costi, un procedimento serigrafico di nuovo tipo. Al compagno che da anni si dibatte in problemi di stampa e di mancanza di soldi, e di fatica,, gli brillano gli occhi: «Ah, fantastico, ditemi come cazzo fate»; i compagni gli rispondono: «No, il procedimento lo abbiamo scoperto noi, ce lo teniamo». Il compagno strabuzza gli occhi, non ci crede, pensa a uno scherzo. «Non stiamo scherzando, non rompere le palle, la paraculata è nostra e non la diamo in giro».
QUESTO FASCICOLO E’ NATO DA TUTTE LE ISTANZE, ESIGENZE PROGETTI E REALTÀ COMPLETAMENTE ANTITETICI E COMUNQUE RADICALMENTE DIVERSI DAL L’ATTEGGIAMENTO DI COMPAGNI CHE SI COMPORTANO COSI’.
IL LAVORO POLITICO E MILITANTE PER LA RIVOLUZIONE E’ TROPPO IMPORTANTE PER PERMETTERSI DI NON SCAMBIARSI QUI E SUBITO, NEL MODO PIÙ RAPIDO POSSIBILE, TUTTE LE INFORMAZIONI UTILI.