Edito da La Rivolta, Ragusa, 1977, 65 p.
Le macchine, le fabbriche, la colonizzazione, il potere dello stato, secondo Marx ed Engels sono le tappe obbligate sulla via del socialismo. Ciò dimostra che con il marxismo ci troviamo di fronte ad un tipico processo dell’ideologia dominante: trasformare le necessità del sistema vi gente in richieste della classe oppressa. La crisi del marxismo consiste nella sua realizzazione. Chi crede a un paradosso può riflettere:
— nei paesi socialisti i proletari si battono contro i nuovi oppressori; — i partiti comunisti hanno salariati alle loro di pendenze;
— gli enti locali sono le nuove forme di ingaggio o impegno, dicono per le schiere dei clientes;
— nelle università prospera un « ’68 di cattedra » che vive selezionando gli studenti e mostrando agli amici le collezioni di « quei classici che si tengono ». Sempre chiusi, naturalmente.
Questo testo vuole smascherare l’ideologia dei nuovi governanti con il Manifesto in tasca, che parlano di comunismo e di libertà soltanto per ingannare e per rendere impossibili il comunismo e la libertà.