Edito da Feltrinelli, Milano, 1959, 283 p.
È possibile una storia dell’anarchismo che non precipiti nei luoghi comuni del l’apologetica о della negazione conservatrice? È questo il primo quesito a cui l’autore risponde nella introduzione ai tre saggi che costituiscono il volume: e la risposta è positiva, in quanto esiste sempre, concretamente, questa о quella forma di anarchismo; e Santarelli studia, sulla base di nuovi documenti e di nuove interpretazioni, quel “ socialismo anarchico,” anti-individualista e organizzatore, che, guidato negli anni della loro amicizia dal Malatesta e dal Merlino, rivaleggiò assai a lungo con il socialismo classista. Le correnti principali e le figure del socialismo anarchico non avevano finora trovato un loro posto adeguato nella fioritura di studi sul movimento operaio del nostro paese. Cosi, nei tre capitoli in cui si articola il libro, si seguono e si approfondiscono il formarsi e l’evolversi di un “ partito socialista anarchico rivoluziona rio,” dal 1880 fino al congresso di Capo lago e oltre; l’opera di rinnovamento del vecchio anarchismo bakuniniano tentata da F.S. Merlino, una delle figure più complesse e interessanti del movimento socia lista italiano; e infine la maturazione e il precipitare, rapido e improvviso, di quella grande ondata rivoluzionaria, popolare e nazionale che fu, nell’estate del 1914, la “ settimana rossa.” Il giudizio finale a cui l’autore perviene è che il movimento socialista anarchico rappresenta, dal momento in cui si forma e si coagula (dopo la crisi della prima Internazionale), un movimento subalterno, che esprime sul piano ideologico e politico le contraddizioni di una società arretrata in lenta evoluzione, e riflette le aspirazioni, le ingenuità, gli slanci di stra ti popolari e di uomini perennemente al la ricerca di una via insurrezionale, per risolvere il problema della rivoluzione socialista in Italia. Completa il volume una serie di documenti pubblicati in appendice. Per esteso vengono riportati gli atti del Congresso costitutivo del partito socialista anarchico rivoluzionario, che precede di poco il congresso di Genova, in cui socialisti e anarchici si separeranno per sempre. Docu menti inediti о rari о poco conosciuti gettano nuova luce sulla evoluzione socialistica di F. S. Merlino, che nel 1904 fu anche candidato del partito socialista nelle Puglie. Sulla “ settimana rossa ” vengono pubblicati numerosi scritti trascelti dalla stampa anarchica del tempo, proclami insurrezionali, e una interessante se rie di carte di polizia che consentono di ricostruire con esattezza lo svolgersi di quel movimento nel suo epicentro, ad Ancona, e nelle Romagne.