Edito a cura dello Studio grafico Appiano, Torino, 1964, 46 p.
Estratto dell’Introduzione del gruppo editore
Con la pubblicazione di questa « Vita di Bakunin » dovuta a James Guillaume, abbiamo voluto portare — noi pure — il nostro contributo alla celebrazione del centenario della fondazione della Associazione Internazionale dei Lavoratori, avvenuta a Londra, come è noto, il 28 settembre 1864. La vita di Michele Bakunin è infatti così strettamente legata alla storia della Prima Internazionale che in una narrazione, sia pure sommaria, di quella vita, non possono fare a meno di entrare — in primo piano — le vicende gloriose, e le lotte memorabili, dell’Associazione Internazionale. James Guillaume fu al fianco di Bakunin in quelle lotte. Fu suo amico e convinto seguace. E lo difese strenuamente in tutte le polemiche che Bakunin si trovò a sostenere contro Carlo Marx per impedire che l’Associazione diventasse — dominata da Marx e dai suoi seguaci — strumento politico di egemonia autoritaria. Quando poi al Congresso dell’Aja (2-5 settembre 1872) Marx ed i suoi amici riuscirono ad avere il predominio ed a far votare dai congressisti l’espulsione di Bakunin dalle file dell’Internazionale, tale espulsione venne estesa anche a James Guillaume che, in quel Congresso, si era levato a difendere strenuamente il proprio amico e compagno ed i principi antiautoritari, antilegalitari ed antistatali da Bakunin propugnati. In queste note l’attività di Bakunin in seno all’Internazionale è narrata con particolari precisi ed anche con molta obiettività. Ma di tutta la vita — così prodigiosa ed interessante – di quel gigante del pensiero e dell’azione che fu Michele Bakunin, è stato tracciato da James Guillaume un compendio storico particolarmente avvincente. I lettori se ne renderanno conto sicuramente. Si tratta di notizie preziose, notizie di prima mano, alle quali hanno poi attinto largamente i biografi di Bakunin. La « Nota biografica » venne compilata da James Guillaume come premessa al volume II delle « Opere » di Bakunin pubblicato a Parigi nel 1907 (Editore Stock) e fu immediatamente tradotta in italiano dalla rivista « Il Pensiero », che usciva a Roma, redatto da Pietro Gori e da Luigi Fabbri. Noi ne abbiamo riprodotto fedelmente il testo, apparso nei numeri della rivista portanti le date del 1° e del 16 febbraio, del 1° e del 16 marzo 1908, ne ci risulta che sia stata finora raccolta in opuscolo, almeno in lingua italiana. Le note a pie’ di pagina sono dello stesso Autore.