
Edito da: Edizioni delle donne
Luogo di pubblicazione: Roma
Anno: Gennaio 1978
Pagine: 104
File: PDF
Introduzione/Premessa/Presentazione/Sinossi/Quarta di Copertina/Sintesi:
“La violenza del rapporto di lavoro domestico in quanto lavoro non salarialo è differente sia da quella clic lo schiavo subisce, sia da quella che subisce l’operaio. Infatti la donna è sì una lavoratrice libera ma, in quanto riproduttrice di forza lavoro non è libera di vendere la sua forza-lavoro per un salario ne pia un tempo dolermi nato. Vende la sua forza-lavoro per il suo “mantenimento”” In che cosa consiste esattamente la specificità della violenza subita dalla donna? In che termini è funzionale rispetto all’organizzazione e alla divisione sociale del lavoro? Qual è il ruolo del maschio, del capitale, dello Stato, rispetto ad essa? Forme di violenza apparentemente immortale da secoli (quali le per cosse, l’omicidio, ecc.) c in particolare quelle di violenza sessuale (quali lo stupro, l’incesto, ecc.) che funzione specifica assumono nella società capitalistica? Sono diminuiti o alimentati gli stupri? E qual è il percorso di controviolenza che le donne hanno espresso in questi anni?