Edito da La Fiaccola, Ragusa, 1981, 111 p.
Premessa
Nella prefazione a L’uomo artificiale Jean Rostand scrive: « da parte mia sono molto grato all’editore e al traduttore italiano che mi hanno permesso di iniziare un dialogo con un nuovo pubblico ». E’ dal desiderio di partecipare a questo dialogo, ancora possibile, nonostante la scomparsa del maggiore interlocutore, perché sempre presente e vivo è rimasto tra noi il suo pensiero, che sono scaturite queste pagine. E per incominciare con le parole del nostro autore: « si l’on savait pourquoi l’on écrit, on saurait de méme coup pourquoi l’on vit ».