Edito da Eleuthera, Milano, 2010, 168 p.
Come si fa a diventare maschi? Questa domanda ci introduce in un territorio assai pericoloso se è vero, come diceva Simone de Beauvoir, che è impossibile per un autore maschio scrivere un libro sull’essere uomo. La Cecla tenta l’impresa nella sua solita maniera provocatoria, ma al contempo ben documentata su culture, società ed epoche diverse. L’antropologia del maschio che ci propone parte dall’idea che la mascolinità preceda la nascita – con buona pace delle teorie transgender e queer che ritengono il genere una scelta individuale arbitraria – e ci restituisce un quadro per la prima volta non caricaturale, non demonizzante, e ovviamente neppure machista. L’identità maschile è una lunga costruzione culturale che esiste a prescindere dalle scelte sessuali individuali e che concorre in maniera essenziale alla costituzione dell’intera società. Con questo libro Franco La Cecla rimette in discussione le posizioni politically correct che identificano la mascolinità con il male, la violenza, il dominio. E lo fa richiamandosi alla grande tradizione di Foucault, Lévinas e della più recente antropologia.