Edito da CP, Firenze, 1979, 267 p.
Nell’Agosto del 1907 si tiene ad Amsterdam un congresso internazionale anarchico, al quale partecipano i delegati di 14 paesi: nell’arco di una settimana vengono affrontati i seguenti problemi: antimilitarismo; rapporto maggioranza minoranza all’interno dell’organizzazione anarchica; anarchismo e organizzazione; anarchismo e sindacalismo; sindacalismo e sciopero generale; costituzione dell’Internazionale; educazione integrale dell’infanzia; associazioni di produzione e anarchismo; letteratura moderna e anarchismo; anarchismo e religione. Fra tutti i problemi dibattuti, i più importanti per gli sviluppi futuri del movimento operaio internazionale sono senz’altro il rapporto fra anarchismo e sindacalismo e fra organizzazione specifica e organizzazione sindacale, di massa; il modo di porsi del militante nei confronti dell’una e dell’altra; l’opportunità о meno di partecipare alle lotte operaie come militanti di una specifica organizzazione politica… A distanza di settanta anni, le posizioni assunte all’epoca dai vari gruppi di tendenza non hanno perso certo di attualità e di carica polemica: possono quindi valere da utile punto di paragone per quanti oggi tornano ad affrontare, con fatica, problemi similari, e costituiscono per tutti una testimonianza storica di indiscutibile valore. Nel saggio introduttivo, Maurizio Antonioli inquadra storica mente il Congresso nel dibattito in corso nel movimento rivoluzionario e nelle organizzazioni operaie di quegli anni, ed evidenzia le ripercussioni che esso ebbe sulle lotte sociali del periodo.