Edito da Anarchismo, Trieste, 2013, 136 p.
Nota introduttiva
Ma poi, non li ricostruiscono? Obiezione immancabile, che ho sentito mille volte.
Certo che ricostruiscono puntualmente tutti i tralicci dell’alta tensione abbattuti, e lo stesso per gli altri obiettivi raggiunti dalla rabbia e dalla fredda decisione di sabotare il capitale nelle sue strutture, se non altro visibili. Ma l’obiezione fiorisce subito sulla bocca degli sciocchi che guardano sempre il cielo prima di uscire per paura di bagnarsi.
I rivoluzionari non dovrebbero sposare queste perplessità. Non sempre però evitano questo matrimonio. Qualche volta – forse più di qualche volta – per timore di farsi mettere il sale sulla coda, si affrettano a prendere le distanze, mostrando inverecondamente l’intima pusillanimità che dovrebbero, a rigor di logica, tenere nascosta. Ma, cosa volete, la paura fa novanta.
In fondo si è trattato di passeggiate nel buio, che per il momento – ma solo per il momento – sembrano interrotte.
Quando respireremo ancora l’aria tagliente della notte andando a passeggiare in montagna?
Trieste, 29 ottobre 2011
Alfredo M. Bonanno