De Sabato Michele, “Se i giorni erano muri”

Edito da Edizioni SenzaPatria, Calolziocorte (Bg), Marzo 1990, 76 p.

Partito a 18 anni per “servire la patria”, si é visto rubare dai burattini in divisa 7 lunghi anni della sua gioventù. Questo libro per far si che non siano del tut­to perduti. Questo libro per lui, e per quelli che non sanno parlare, ma che hanno ingoiato una rab­bia uguale alla sua, dietro le sbarre della stessa prigione. Questo libro per quelli che non hanno mai fre­quentato una scuola, che non hanno imparato mai a scrivere, e che sono costretti a dettare ai compagni di cella le parole d’amore. Questo libro per parlare dei tribunali milita­ri e del carcere, per rompere l’indifferenza che li circonda, per spezzare le complicità e la superbia, la follia e l’arroganza di chi si sente padrone delle nostre giovani vite sol­ tanto perché indossa buffi stracci da parata e si appunta medagliette sul petto. Questo libro contro i generali, contro l’ob­bligo del servizio di leva, contro le guerre e la sottomissione, contro il cinismo e la ras­segnazione. Questo libro per chi ancora crede in un mondo migliore, e non ha smesso di lottare per la sua dignità.

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