Arnao Giancarlo, “Proibito capire. Proibizionismo e politiche di controllo sociale”

Edito da Edizioni Gruppo Abele, Torino, Febbraio 1990, 143 p.

In tanto parlare, scrivere, dibattere, deliberare, legiferare attorno alle “droghe” cui assistiamo oggi in Italia e altrove, di questa ma­croscopica contraddizione non sembra esservi traccia nei mass me­ dia e negli ambienti politici. Negli ultimi anni, si è tuttavia andato sviluppando in diversi paesi un filone di ricerca orientata alla valu­tazione delle conseguenze concrete di quasi ottanta anni di proibi­zionismo, attraverso l’analisi critica del fenomeno nei suoi aspetti medici, politici, sociali, economici, culturali. Il libro di Arnao fa il punto su questa ricerca, ricorrendo il più possibile alla concretezza dei dati. Si sforza inoltre di spiegare le di­namiche, i significati, le implicazioni politiche del controllo sociale delle “droghe” illegali. Il titolo Proibito capire (parafrasato da Thomas Szasz) parte ap­punto dall’ipotesi che la filosofia della proibizione della “droga”, avendo radici e significati assai profondi nell’immaginario collettivo, si salda con l’inibizione ad affrontare il problema secondo coordina­te razionali.

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