Edito da La Rivolta, Ragusa, Maggio 1978, 85 p.
Punto di partenza e filo conduttore di questo lavoro era l’analisi dei rapporti tra marxismo e anarchismo così come si sono configurati sin dalle origini del movimento operaio e si sono sviluppati lungo l’intero arco della storia. Rispetto a questo problema abbiamo ritenuto che il sindacalismo rivoluzionario presentasse particolari motivi di interesse, come fenomeno che si colloca a metà strada tra marxismo ed anarchismo. A partire dagli anni ’60, le lotte studentesche e operaie hanno riproposto questo incontro che ha portato, nel campo marxista, ad un rifiuto definitivo dello stalinismo e ad un ripensamento sullo stesso leninismo con la proposta di un Marx libertario. Molti hanno voluto vedere in questo un superamento dell’anarchismo tradizionale verso una nuova teoria « marxista libertaria ». Nei confronti di questa posizione noi abbiamo voluto rivalutare l’anarchismo. Un anarchismo, naturalmente, che abbiamo preteso « reinterpretare » rispetto all’esperienza pratica contemporanea, cui i problemi trattati in questo lavoro e gli interessi generali ad essi connessi sono strettamente legati, in larga misura nuovo rispetto alla tradizione, anche se recupera gli elementi essenziali dell’anarchismo storico.