Durata: 13 Novembre 1892
Luogo: Pisa
Periodicità: Numero Unico
Pagine: 4
Nota dell’Archivio
– Come riportato nel libro di Bertolucci Franco, “Anarchismo e lotte sociali a Pisa 1871-1901. Dalla nascita dell’Internazionale alla Camera del Lavoro“, “nel novembre del 1892 i comunisti-anarchici pisani stampano un numero unico, «Il Piccone», su cui espongono le idee generali del loro programma che risulta ancorato ad un’analisi della realtà economica e sociale essenzialmente «naturalistica». La critica alla proprietà privata, alle istituzioni politiche e religiose, si limita a dimostrarne il carattere «non naturale», causa del loro inequivocabile e prossimo deperimento e dell’inevitabile avvento di una società comunista-anarchica. Sono posizioni che risentono dell’influenza del pensiero di Kropotkin, il rivoluzionario russo che in quegli anni ha compiuto l’arduo tentativo di elaborare una teoria scientifica dell’anarchismo, costruendo l’immagine, successivamente esagerata dai suoi interpreti, di una naturale e inarrestabile tendenza dell’uomo verso l’anarchia. Sempre «Il Piccone» porge un saluto a Paolo Schicchi, «l’ardito giovane» che la sera del 3 ottobre, proveniente da Genova, viene intercettato alla stazione di Pisa da una pattuglia di polizia: nasce una sparatoria nella quale lo Schicchi ferisce un agente di pubblica sicurezza, dopo di che tenta di fuggire ma viene raggiunto e arrestato. Paolo Schicchi aveva commesso un attentato dimostrativo contro il consolato spagnolo a Genova per vendicarsi delle torture subite in carcere a Barcellona; e ancora precedentemente, al congresso di Capolago aveva tenuto una posizione intransigente sostenendo l’azione illegale, individualista, terroristica.” (pagg. 139-40)