
Durata: Marzo 1896
Luogo: San Paolo (Brasile)
Periodicità: Numero Unico
Pagine: 4
Note dell’Archivio
– Numero unico polemico contro la guerra italo-etiopica (Dicembre 1895-Ottobre 1896) e le velleità coloniali di Francesco Crispi. Il direttore responsabile fu Galileo Botti. Il giornale venne pubblicato a San Paolo del Brasile, città “dove massimamente affluirono i settori politicamente più emancipati dell’emigrazione italiana, rifuggendo le proibitive condizioni di lavoro delle aziende agricole” (Leonardo Bettini, Bibliografia dell’anarchismo : periodici e numeri unici anarchici in lingua italiana, 1872-1971, Appendici documentarie. 1) Appunti per una storia dell’anarchismo italiano in Brasile). Botti, prima di questo numero unico, aveva fondato il primo giornale di lingua italiana in Brasile, “Gli schiavi bianchi” (1892). Alessandro D’Atri, nel suo libro “Uomini e cose del Brasile (descrizione dei viaggi compiuti negli anni 1894 e 1895)” del 1895 scrive che Botti, in quel periodo, “vive pacificamente, conducendo una caffetteria alla traversa del Seminario” (pag. 282). Nello stesso libro viene riportato un documento pubblicato sul giornale O Paiz riguardante le azioni anti-anarchiche del console italiano Edoardo Compans De Brichanteau tra gli italiani emigrati in Brasile. Il documento, firmato dal capo della polizia Cavalcante de Alburqueque, riporta quanto segue: “mi raccomandaste di fornire a cotesto Supremo Tribunale i necessarii schiarimenti circa i motivi per cui vennero arrestati gl’individui di nome Felice Vezzani, Andrea Albernazzi, Arturo Campagnoli, Antonio Maffucci, Francesco Patelli e Galileo Botti […] Compiendo quell’ordine, posso informarvi che questi individui ed altri quattro, tutti italiani, furono additati dallo stesso console di loro nazionalità al dott. capo di polizia dello Stato di San Paolo come anarchici dinamitardi, in seguito a che quell’autorità, per le prove risultate dalla istruttoria, li arrestava e li rimetteva alla polizia di Rio, perchè venissero deportati, conforme quanto è determinato dal decreto del 4 Giugno ultimo […]“(pag. 284). Gli altri giornali fondati da Botti sono La Birichina : poco politica e meno letteraria, XX Settembre e Ribattiamo il chiodo.