Voline, “Il fascismo rosso”

Edito da: Edizioni Anarchiche (ciclostilato)
Luogo di pubblicazione: Reggio Calabria (ciclostilato a Torino)
Anno: 1953 (ciclostilato nell’Agosto 1976)
Pagine: 16
File: PDF
Introduzione/Premessa/Presentazione/Sinossi/Quarta di Copertina/Sintesi:
“Secondo me, tutta le corrente di idee che ammette la dittatura […] è in fondo, obiettivamente ed essenzialmente fascista. […] il fascismo, dal punto di vista psicologico e ideologico, è l’idea della dittatura. Fino a quando essa è emessa, propagata, applicata dalle classi possidenti, la si comprende. Ma quando la stessa idea viene fatta propria e messa in pratica dagli ideologi della classe operaia come mezzo di emancipazione, questa va considerata come una funesta aberrazione, come un cieco e stupido scimmiottamento, come una distrazione pericolosa. Perché sostanzialmente fascista, l’applicazione dell’idea inevitabilmente porta ad una organizzazione sociale fondamentalmente fascista. Questa verità è stata evidentemente applicata – senza alcuna contestazione possibile – dall’”esperienza russa”. L’idea della dittatura come mezzo di emancipazione della classe operaia è stata praticamente applicata”

Note dell’Archivio
– Traduzione de “Le fascisme rouge.”
– Il saggio è stato probabilmente pubblicato a puntate nel giornale antimilitarista “Ce qu’il faut dire”, Estate 1934. Sottolineiamo il probabilmente perchè non abbiamo le fonti dirette di questo giornale – che, tra l’altro, era stato ripreso da Hem Day nel 1934 dopo il biennio 1916-1917. Eventuali correzioni verranno applicate successivamente.

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