Edito da Eleuthera, Milano, 2006, 115 p.
La storia, la politica, la teoria: oggetti che la pedagogia e l’educazione contemporanee sembrano aver dimenticato, buchi neri dai quali esse si tengono lontane con una sorta di paura. Cosi si educa senza mostrare la storicità delle cose, delle azioni, delle scelte, senza sottolineare la politicità dell’educazione e il suo fondarsi su una determinata concezione della società, senza approfondire teoricamente ciò che si mette in pratica. L’effetto di queste pratiche educative è il soggetto che vive in un presente puntuale e senza storia, che non riesce a cogliere la centralità della politica per la vita quotidiana, che ha eliminato la riflessione teorica dalle sue attività. Questo libro riabilita l’educazione alla storia, alla politica, alla teoria, e soprattutto cerca di riscrivere la storia delle pratiche educative come pratiche di potere, di pensare a una politica dell’educazione, di riproporre una forte teoria filosofica dell’educazione.
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