Edito da Edizioni Archivio Famiglia Berneri, Pistoia, 1987, 38 p.
Prefazione di Camillo Berneri
Occorre buttare di sella l’Eroe guerresco, rompendo i cartelloni della storiografia convenzionale. Le mie sassate saranno un po’ imbottite di erudizione, ma spero che non rimbalzeranno contro di me.
Metterò in soffitta l’elmo di Marte. Se l’Eroe guerresco non sfolgorerà in questo mio studio la sua fragorosa e lucente bellezza; se l’ingenuità epica dei popoli e gli orpelli dei poeti e dei retori non saranno accolti da me, non sarà per partito preso. È evidente che gli Eroi della guerra sono per due terzi i profittatori dell’azione delle milizie, delle circostanze, del caso. È evidente che l’eroe guerresco o è una figura retorica che ricopre il coraggio della paura o il divampare di bassi istinti, di malvagie depravate voglie, o è guerresco soltanto per le circostanze nelle quali si effettua. È evidente, infine, che la guerra dei tempi nostri è scienza e non arte, che ha soldati (operai) e non guerrieri (artigiani). Combattere i miti della guerra vale combattere Carlyle, cioè la storiografia come romantica serie di grandi biografie; ma la guerra nella sua mandrillesca nudità; chiarire che cosa sia il coraggio.
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Si ringrazia Gianpiero per la reperibilità del testo
Nota dell’Archivio
-Nell’introduzione di questo opuscolo, Aurelio Chessa, curatore dell’Archivio Famiglia Berneri, raccolse alcuni articoli di Berneri inerenti alla guerra e agli eroi guerreschi.
“Questo suo studio,” scrive Chessa, “fatto nel giro di alcuni anni, doveva sbocciare in un libro dal titolo « Gli eroi ».”
Gli articoli raccolti sono i seguenti:
–“Gli eroi della guerra,”,« Fede! », Roma, a. III, n. 92 del 26-10-1925;
–“Gli eroi guerreschi come grandi criminiali, « Il Monito » di Parigi, a. III, n. 14 del 30-7-1927 e n. 16 del 4-9-1927;
–“L’eroismo degli eserciti moderni”, « Germinal » di Chicago, a. III, n. 13 del 1-7-1928;
–“La delinquenza collettiva della guerra,” « Germinal » di Chicago, a. III, n. 16 del 1-7-1928 e ripubblicato su « L’Adunata dei Refrattari » di New York, a. XVIII, n. 47 del 9-12-1939.