Edito da Edizioni Immanenza, Napoli, 2017, 229 p.
Estratto dal paragrafo “La condizione africana”
[…]Oggi l’Africa giace a terra, debole e sanguinante, attaccata da ogni fronte, vittima delle ambizioni del capitalismo e, in larga misura, del socialismo di Stato[…] La miseria della maggioranza deriva dall’opulenza dei pochi ai quali il controllo sui prodotti e sulle risorse sociali, unitamente alla forza del capitale internazionale, conferisce virtualmente un potere sulla vita e sulla morte della maggioranza della popolazione[…] Nel lungo periodo l’obiettivo di dar vita a una società autogestita, che nasca dalla libera volontà dei suoi membri e sia priva di controllo e irreggimentazione autoritaria, è tanto suggestivo quanto realizzabile[…] Ho evidenziato in modo chiaro come l’anarchismo inteso come ideologia, corpus di ideali e movimento sociale sia qualcosa di molto distante dall’Africa[…] Tuttavia, l’anarchismo inteso come forma di organizzazione sociale e come base per sulla quale costruire un assetto sociale ci è tutt’altro che estraneo e, anzi, costituisce parte integrante della nostra esistenza come individui.[…]
Nota dell’Archivio
-Traduzione del libro “African Anarchism: The History of A Movement”, Sharp Press, 1997