Leggio Franco, “Avanti avanti avanti con la fiaccola nel pugno e con la scure. I fuori testo delle Collane “Anteo” e “La Rivolta”

Edito da La Fiaccola, Ragusa, Marzo 1999, 160 p.

Presentazione
Dal novembre del 1960 al novembre del 1974 vengono pubblicati dalle Edizioni La Fiaccola, a cura di Franco Leggio, 61 opuscoli di pro­paganda divisi in due collane, la «Anteo – opuscoletti di propaganda atea, antireligiosa e anticlericale» e la «Rivolta – opuscoletti di propa­ganda rivoluzionaria e anarchica». Nell’arco di 14 anni usciranno in media 4 opuscoli l’anno, uno ogni tre mesi, con picchi estremamente accorciati di uscita di uno al mese, a volte anche due. L’impresa, un’au­tentica battaglia culturale autofinanziata e autogestita, condotta nello spirito di un anarchismo proletario e militante, riveste una importanza fondamentale per la vita del movimento anarchico e la sua incisività durante quel periodo; se poi si considera che gli «opuscoletti» sono solo un aspetto dell’impegno editoriale de «La Fiaccola», che mantiene in piedi altre collane di libri, e che proseguirà, anche dopo il ’74, con le stesse collane di propaganda, ma ristrutturate nello stile grafico, cui se ne affiancheranno altre, si potrà comprendere di che genere di battaglia stiamo parlando.
Ma per rimanere al periodo considerato in questa raccolta di scritti,la pubblicazione degli opuscoletti ha rappresentato anche la sperimen­tazione di uno strumento editoriale «multiuso», vocato alla penetrazio­ne tra gli strati economicamente più deboli della popolazione, tra i pro­letari, i poveri, i disoccupati, referenti privilegiati di un anarchismo classista e rivoluzionario. A tale scopo vennero concepiti questi origina­li strumenti di propaganda, agili, di poco costo (anticipando di parec­chio le attuali «mille lire»), poveri nella veste tipografica, ma ricchi nella sostanza, pieni, anzi stracolmi, senza spazi bianchi, in faccia allo spreco e spesso alla forma. Una sorta di opuscolo-rivista con cui l’edito­re, ed i suoi collaboratori, attraverso un uso piratesco dei «fuori testo», veicolava, oltre al contenuto specifico di ogni pubblicazione, anche di­scorsi di attualità, documenti, riflessioni, analisi, appelli, e quelle che saranno per tutto il tempo (e anche dopo… naturalmente,) le sue vicen­de giudiziarie, molte delle quali strettamente connesse all’attività edi­toriale: parliamo di sequestri, censure anche postali, denunce, condan­ne, carcere, che, se non impedirono la continuità dell’iniziativa, ne mi­sero in risalto tutta la forza sovversiva.
Franco Leggio, classe 1921, anarchico «all’antica», in quanto esponente di un anarchismo estremamente coerente con i suoi princìpi, eti­camente vivo e perennemente in scontro con il sistema ed i suoi vari servitori, ma «moderno» in quanto ad acume politico, curiosità, apertu­ra mentale e una pratica quotidiana passata dalle prime lotte antifasci­ste semiclandestine alla sommossa armata del gennaio ’45 contro il ri­chiamo alle armi, dal duro lavoro nelle miniere ragusane all’occupazio­ne e autogestione delle stesse, dall’emigrazione e una presenza di rilie­vo nazionale nel movimento anarchico, al luglio ’60 di Genova, attra­verso gli opuscoletti ha cercato di spingere un movimento in affanno verso un salutare bagno nella realtà, intuendo l’importanza di battaglie come quella anticlericale, da troppi (non solo tra gli anarchici) abdicata o ridotta a culturame salottiero; intravedendo le novità che si agitava­no in un Mondo che stava cambiando, intervenendo in esse e con esse, sempre coinvolto in prima persona, mai distaccato, sempre generoso fi­no all’estremo, come si noterà leggendo le pagine che seguono; pagine che, purtroppo non rappresentano, per motivi di spazio, tutta la vasta gamma degli interventi dei «fuori testo», dalla lunga e instancabile lot­ta per la libertà di pensiero e contro le leggi liberticide, alla guerriglia in Spagna, con i proclami e gli appelli della FIJL e della CNT, dall’in­sorgere dei «Provos» e dei movimenti beat in Europa e in Italia, alla controinformazione sulle stragi di stato, all’antifascismo militante. Quanti compagni si sono avvicinati all’anarchismo leggendo uno di questi opuscoletti, molti dei quali, più volte ristampati, continuano a circolare ancora?
È per tutto ciò che oggi, con questa pubblicazione, vogliamo rende­ re omaggio a Franco Leggio e alla sua-nostra lotta anarchica.
Il Collettivo Editoriale

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