Vermeij Eef, “Bibliography of Western Language Pubblications on Asian Anarchism”

Amsterdam, 2015, 96 p.

Introduzione
Questa è la seconda – e da tempo attesa – stesura della “Bibliography of Western Language Pubblications on Asian Anarchism” (prima stesura 2006). Rispetto alla prima stesura questa seconda edizione ha più che raddoppiato le voci (169 contro le attuali 374). Le premesse sono rimaste più o meno le stesse: fornire una panoramica della letteratura disponibile per i non addetti ai lavori sull’anarchismo in Asia. L’obiettivo principale della bibliografia era quello di concentrarsi sulla localizzazione dei movimenti più che fornire una panoramica esaustiva dei testi prodotti dai singoli membri di tali movimenti. Non che qui non ne troverete (e sarò l’ultimo a dire che sono stato molto conseguente in questo sforzo). Quindi se, per esempio, state cercando una panoramica di tutti i testi di Ba Jin in inglese o in francese, devo deludervi (potreste provare con Olga Lang o Angel Pino). Non ho ancora letto molto sulla sua posizione, ma molti anarchici contesteranno che possa essere etichettato come anarchico. Allo stesso tempo, se gli autori, per qualsiasi motivo, lo considerano un anarchico, o influenzato da qualche idea o pratica anarchica, allora per il momento è dentro. Per questa edizione ho iniziato a consultare diverse riviste anarchiche per trovare voci sull’anarchismo asiatico (soprattutto Cina e Giappone), ma mi mancava il tempo per farlo in modo approfondito. Spero di migliorare questo aspetto nella prossima edizione (solo Mother Earth e il Bulletin de l’Internationale Anarchiste sono stati esaminati completamente). Inoltre, non ho ancora esaminato sistematicamente gli archivi degli anarchici o di altri che sono stati in contatto con gli anarchici asiatici (ancora una volta si trattava soprattutto di Giappone e Cina) per vedere se ci sono materiali utili, soprattutto lettere e ritagli. Mi riferisco agli archivi di Max Nettlau, Pierre Ramus, Emma Goldman e Alexander Berkman, alla rivista Freedom e così via. In questa edizione ho anche inserito altri link a testi citati nella bibliografia. E come è nella natura delle bibliografie, non sono mai finite. Già alla chiusura di questa ho trovato nuove voci e le includerò in una futura terza edizione.

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Nota dell’Archivio
-Libro in Inglese

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