Edito da Edizioni Anarchismo, Catania, 1984, 126 p.
La lotta rivoluzionaria è un evento contraddittorio. Diviso tra la necessità quantitativa e l’attesa di una modificazione qualitativa, questo evento finisce per conquistarsi una sua logica, fondandola proprio sulla contraddittorietà delle forze che riassume e mette in campo. Questo libro approfondisce la critica della concezione stalinista della lotta armata, indicando le condizioni di una ricostruzione libertaria del l’intervento rivoluzionario. Ma, nello stesso tempo, tratteggia gli altri aspetti che, spesso, sono stati trascurati: lo scontro di classe, la violenza rivoluzionaria, la funzione delle organizzazioni specifiche armate, la lotta contro il consenso. Nella strategia del potere si può inserire ancora la variabile rivoluzionaria capace di sconvolgere ogni progetto di dominio e ogni programma di pace sociale. Ancora una volta il lavoro del rivoluzionario è quello di fomentare la guerra sociale.