Edito da Anarchismo, Trieste, 2015, 90 p., Seconda Edizione
Nota introduttiva alla seconda edizione
Una delle migliori analisi del rapporto tra la religione e lo Stato. Proudhon non è un dottrinario, non sentenzia partendo dai libri soltanto, ma è un uomo che si è fatto a poco a poco, rubando spazio alla lotta feroce per sconfiggere la miseria e la fame. Spesso, chi ha fatto questa esperienza sgradevole e angosciante diventa un feroce repressore o un millantatore reazionario, qualcosa a metà tra un riformista e un sognatore di utopie. Non è il caso di Proudhon. Marx aveva visto giusto, cercando di frenare, con i soliti mezzi – la calunnia e l’imbroglio – la dirompente efficacia delle Contraddizioni. Lo spirito giornalistico (pungente ma superficiale) che il sofista hegeliano utilizzò, da par suo, è tutto nel sottotitolo del grandioso libro di Proudhon (Filosofia della miseria), capovolgimento di Miseria della filosofia. Veramente stupefacenti le note critiche che stende Proudhon in margine alla sua copia del libro di Marx. Stupefacenti ed esilaranti. Meriterebbero un opuscolo a parte.
Non bisogna dimenticare che il libro da cui sono tratte le citazioni che supportano queste mie annotazioni sul problema di Dio e dello Stato in Proudhon sono tutte tratte dalle Contraddizioni, che è un libro di economia. La qual cosa resta esempio più unico che raro. In effetti, se ben si considera, nessun meccanismo economico reggerebbe senza l’avallo di un arché a priori. In tempi recentissimi gli stessi economisti in carica, quelli, per dirlo in altri termini, che decidono della sopravvivenza o della morte di milioni di esseri umani, se ne sono accorti e stanno dando maggiore importanza ai meccanismi psicologici che sottostanno alle cosiddette leggi economiche, che non sono altro che pagliacciate coperte con vestiti matematici.
Ecco i motivi per cui bisognerebbe tornare a leggere gli scritti, dimenticati o frastornati da mestatori politici, di questo grande pensatore anarchico.
Trieste, 13 maggio 2014
Alfredo M. Bonanno
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Nota dell’Archivio
-Prima edizione del testo: La Fiaccola, Ragusa, 1976