Enrico Acciai, Viaggio attraverso l’antifascismo. Volontariato internazionale e guerra civile spagnola: la Sezione Italiana della Colonna Ascaso

Università degli Studi della Tuscia, Dipartimento di Storie e Culture del Testo e del Documento, 2010, 410 p.

Questo lavoro ripercorre le vicende della Sezione Italiana della Colonna Ascaso, il primo gruppo di antifascisti italiani ad organizzarsi nel corso della guerra civile spagnola. I promotori di quest’esperienza furono Camillo Berneri, intellettuale libertario, e Carlo Rosselli, leader e fondatore del movimento Giustizia e Libertà.
La Sezione Italiana combatté sul fronte aragonese tra l’agosto del 1936 e l’aprile dell’anno successivo; in questa colonna si arruolarono anarchici, giellisti, comunisti, socialisti e repubblicani. Dopo aver fatto un sommario “ritratto” dei membri del gruppo, si è deciso di investigare le radici profonde della loro scelta volontaristica. Si è quindi andati ai primi anni ’20 e all’avvento al potere del fascismo, quando i futuri partecipanti alla sezione italiana dovettero confrontarsi con le violenze squadriste e maturarono una precoce scelta dell’esilio. La memoria traumatica delle violenze e delle vessazioni subite durante questo periodo avrebbe giocato un ruolo decisivo nelle scelte che si sarebbero fatte a partire dall’estate del ’36.
La nostra analisi si è quindi spostata sugli anni dell’esilio, quando, i futuri volontari, si dovettero confrontare con le difficili condizioni della vita degli esuli politici. Come esempio paradigmatico si è approfondito l’analisi delle vicende della comunità libertaria toscana a Marsiglia. Fu inoltre durante questi anni che le due principali famiglie politiche della Sezione Italiana, quella giellista e quella libertaria, ebbero modo di conoscersi e di confrontarsi. L’ultima parte della tesi è dedicata al periodo spagnolo: la difficile vita al fronte, le tensioni politiche in seno al gruppo, i rapporti tesi con i comandi militari spagnoli, la complicata convivenza con l’esperienza delle Brigate Internazionali sono alcuni degli aspetti che si sono privilegiati nella
nostra analisi.
Il lavoro si chiude con l’abbandono di GL (gennaio ’37) e lo scioglimento della Sezione Italiana (aprile ’37); dopo i fatti del maggio ’37 molti reduci del gruppo, in maggior parte anarchici, rimasero coinvolti nella repressione di cui fu vittima il movimento libertario spagnolo. In conclusione, quello spagnolo oltre a rivelarsi un periodo importante nei vari percorsi individuali attraverso l’antifascismo, rappresentò anche la definitiva presa di coscienza delle tensioni che agitavano le stesse forze politiche antifasciste.

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