Rete Antimilitarista Anarchica, “Chi fa la guerra non va lasciato in pace”

Opuscolo autoprodotto dalla rete antimilitarista anarchica, Settembre 2009, 66 p.

Nelle ultime assemblee della Coordinazione anarchica, alla quale attualmente partecipano diverse realtà di collettivi ed individui, a livello nazionale, è emersa l’esigenza di esprimerci e riflettere sulla questione dell’antimilitarismo, poiché le nostre vite sono quotidianamente bombardate da un livello di militarizzazione sempre più crescente, soprattutto nelle città, ma più in generale in un clima che si insigna anche alla luce di una forte ripresa del militarismo, legalizzato o meno, che risulta a dir poco allarmante, con guerre che continuano a combattersi sbandierando la tanto gettonata difesa o conquista della fantomatica democrazia, e non a caso termini come questi, utilizzati dai media, appaiono come imminente richiamo ad un panorama mondiale di conflitto bellico globale e permanente.

Creando una Rete Antimilitarista anarchica, abbiamo voluto ricostruire una rinnovata forza di mobilitazione attorno alla questione antimilitarista appunto. Le basi militari statunitensi sulle nostre terre, in particolar modo nelle isole come la Sardegna, le spese militari in forte crescita, gli investimenti delle banche nel commercio di armi, le aziende italiane produttrici di armi, l’esercito italiano impiegato in operazione di pubblica sicurezza, gli armamenti in dotazione alle forze dell’ordine sono l’aspetto lampante di una società ed un’economia pervasa da una cultura autoritaria e militarista. Per questo abbiamo contribuito a creare una rete di individualità e gruppi che siano in grado di monitorare le situazioni, analizzare i contesti, produrre informazione e nuovi canali di informazione, promuovere momenti di mobilitazione e azione diretta. Una rete che sia in grado di rilanciare il lavoro fatto da chi si è occupato di antimilitarismo in passato riuscendo ad intercettare il lavoro, la passione, la determinazione di chi, sempre di più, odia l’autoritarismo militare, in qualsiasi parte del mondo. Una rete antimilitarista aperta a tutti quelli che si ritrovano sui contenuti e sulle pratiche libertarie per presentare interventi, riflessioni, iniziative e mobilitazioni, per costruire relazioni anche internazionali e porre le basi di una nuova stagione di lotta antimilitarista nelle scuole, nei luoghi di lavoro e nelle piazze per sensibilizzare su questi temi tutti i cittadini che subiscono il militarismo in tutte le sue forme.

Ed è proprio a questo proposito che nasce, all’interno della rete, l’idea di un opuscolo che parli di ANTIMILITARISMO in un’accezione fortemente libertaria, in cui se ne ripercorranno brevemente i cenni storici, le origini, passando poi ad analisi più attuali, per esempio leggendo il legame che intercorre fra militarismo e razzismo, o agli innumerevoli sviluppi e nuove forme che il militarismo sa darsi nel mondo attuale, per poi proseguire con due approfondimenti specifici: il primo sulla militarizzazione territoriale annosa e scandalosa della Sardegna, una meraviglia nel Mediterraneo scempiata dalle basi; l’altro su un pessimo tentativo, in alcune scuole di Lecco, di far passare i militari stessi come promulgatori di pace, invitandoli ad incontrare gli studenti all’interno di dibattiti e incontri dal titolo aberrante, se si pensa ai relatori:“la pace si fa a scuola”, travalicando il limite del revisionismo, stravolgendo la realtà per indurre ad un pensiero di paura e conseguente e inevitabile difesa.

Lo scritto raccoglie materiale di analisi ed esperienze che è fatto di tanti contributi variegati proprio perchè più persone, provenienti da spazi e storie diverse, hanno scritto e condiviso, dal basso. C’è anche da specificare che trattandosi di un opuscolo lo spazio ridotto non ha acconsentito molti approfondimenti. A questo proposito i/le compagn* sard* stanno provvedendo alla stesura di altro materiale che formerà un opuscolo a se stante specifico per la situazione territoriale militarizzata dell’isola, con maggiori informazioni e dettagli. Oltre al cartaceo l’opuscolo è ovviamente scaricabile dal nuovo sito web creato ad hoc per la tematica antimilitarista, in cui è possibile apportare contributi, contenuti e modifiche e visionarne gli esistenti.

Link Download: https://mega.nz/file/SUB3FQ6b#qLhJsa9dx0Fr6oSufylPT60E5HBtwd6jCAbyn892w18

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