Max Stirner, “Scritti minori e risposte ai critici de L’Unico”

Edizioni:
-Casa Editrice Sociale, Milano, 1923, 404 p., Prima Edizione in Italiano
-Anarchismo, Trieste, 2021, 312 p., Seconda Edizione

Prefazioni alla Prima e Seconda Edizione di John Mackay

Contemporaneamente alla mia Biografia di Max Stirner, io preparai questa pubblicazione degli scritti minori di lui, e delle sue repliche alle critiche della sua opera immortale. Essa comprende tutto ciò che egli abbia mai pubblicato in fatto di lavori che stanno da sè, all’infuori dell’«Unico» e della «Storia della reazione», (una raccolta compilatoria in cui purtroppo soltanto la minor parte è scritta da lui), e forma in certa maniera la prefazione e l’appendice all’«Unico e la sua proprietà». Non è mia intenzione di esporre più dei fatti indispensabili nelle note introduttive a questi studii e considerazioni di Stirner, – il peso delle sue proprie parole non può essere da parole di estranei accresciuto, ma tutt’al più attenuato –, tanto più che io posso ragionevolmente supporre che coloro, i quali si occupano di quegli scritti e del loro autore, conoscano anche la mia storia della vita di quello, o si propongano di conoscerla; nella quale storia naturalmente il più importante contenuto del presente volume trovò la più minuziosa attenzione.
Come gli «Scritti minori» di Stirner formano la preparazione naturale alla sua opera principale, così le sue «Repliche» costituiscono l’integrazione finale di questa, e mi sembra che la conoscenza di entrambi sia indispensabile ad ogni ammiratore e ad ogni odiatore di quell’opera incomparabile, con cui venne inaugurata una nuova epoca nella storia del genere umano con forza tanto silenziosa quanto irresistibile.
Autunno 1897.

Questa seconda edizione appare cresciuta quasi del doppio in confronto della prima. Fortunate scoperte degli ultimi quindici anni, la cui meravigliosa istoria io ho riferito dettagliatamente nelle prefazioni alla seconda e terza edizione della mia Biografia di Stirner, e alla quale quindi mi basta rimandare il lettore, completano gli scritti minori non soltanto mediante pubblicazioni inedite e i primi e gli ultimi lavori che fanno corona all’opera principale di Stirner, ma anche mediante una quantità di corrispondenze, sessanta in tutto, che recano sempre l’impronta del suo spirito e della sua indipendenza, e devono riuscire indispensabili per quella conoscenza della prodigiosa attività di lui che progredisce continuamente e sicuramente, benchè ancora in modo lento. Mentre dò maggiore pubblicità a quegli scritti, uniti in nuova forma con gli altri già noti e nuovamente riveduti con ogni diligenza, (e, si noti bene, nell’ortografia degli originali), conservo il desiderio che la sorte, questa bizzarra ma talora anche propizia coadiutrice di ogni lavoro d’indagine, si mostri pure nei prossimi decennii così amica come si rivelò nei decennii ultimi.
Charlottenburg, primavera 1914

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Nota dell’Archivio
-Nella versione di “Anarchismo Edizioni”, vi è questa nota editoriale di Alfredo Maria Bonanno:
Nota editoriale
Questa raccolta degli Scritti minori di Max Stirner viene pubblicata seguendo un criterio diverso da quello che John Henry Mackay applicò nella sua seconda edizione, quella del 1914. Ciò significa che essa si presenta in modo diverso anche dalla traduzione di Angelo Treves che segue strettamente l’ordine fissato da Mackay. In effetti, a mio avviso, quest’ordine aveva delle pecche considerevoli mettendo insieme scritti di grande importanza, frutto della riflessione filosofica di Stirner, con note redazionali e piccole cronache quotidiane che fanno parte del suo lavoro giornalistico. Eppure, anche in questi “pezzi” di scarso significato e di improbabile lettura si trovano importanti spunti – sparsi qua e là – riguardanti i problemi della scuola, della censura, la questione ebraica, ecc. Ho ritenuto quindi opportuno dividere tutti gli scritti in quattordici sezioni o capitoli.
I Scritti sull’educazione e sulla scuola, di cui i più importanti sono senza dubbio Das unwahre Prinzip unserer Erziehung, oder: Humanismus und Realismus [Il falso principio della nostra educazione o l’umanesimo e il realismo] e Über Schulgesetze [Le leggi della scuola].
II Kunst und Religion [Arte e religione].
III Scritti su Königsberg di cui i più importanti sono la doppia recensione ai Königsberger Skizzen [Schizzi di Königsberg] di Karl Rosenkranz e quella alle Glossen und Randzeichnungen zu Texten unserer Zeit [Glosse e note marginali a testi del nostro tempo] di Ludwig Reinhold Walesrode.
IV Einiges Vorläufige vom Liebesstaat [Alcune cose provvisorie sullo Stato fondato sull’amore].
V Recensione a Les mystères de Paris [I misteri di Parigi] di Eugène Sue.
VI Risposte alle critiche mosse a L’unico e la sua proprietà.
VII I reazionari filosofici. Risposta a Moderne Sophisten [I sofisti moderni] di Kuno Fischer.
VIII Scritti su Bruno Bauer di cui il più importante è Über B. Bauer’s Die Posaune des jüngsten Gerichts über Hegel des Atheisten und Antichristen [A proposito de La tromba del giudizio universale su Hegel ateo e anticristo].
IX Mitglieds der Berliner Gemeinde wider die Schrift der siebenundfünfzig Berliner Geistlichen Die christliche Sonntagsfeier. Ein Wort der Liebe an unsere Gemeinen [Risposta di un membro della comunità berlinese alla lettera dei 57 ecclesiastici intitolata La festività domenicale. Parole d’amore ai nostri parrocchiani].
X Il problema ebraico.
XI Scritti sulla censura.
XII I “Liberi”.
XIII Scritti vari.
XIV Ultimi ritrovamenti.

Per una guida alla lettura rinvio ai miei due libri su Stirner. Il primo, dal titolo Max Stirner, in seconda edizione accresciuta e corretta, è disponibile nella Collana “Pensiero e azione” delle Edizioni Anarchismo. Il secondo, dal titolo Teoria dell’individuo. Stirner e il pensiero selvaggio, anche questo in seconda edizione accresciuta e corretta, è disponibile nella stessa collana di cui sopra. “

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