Edito da Baraldi & Fleischmann, Mantova, 13 p.
“Per lunghi anni i partigiani della democrazia (che significa governo del popolo) han sostenuto che il suffragio universale è la fonte legittima del diritto ed il rimedio a tutti i mali sociali. Quando tutti hanno diritto al voto, essi dicono, il popolo manderà al potere i suoi amici e farà trionfare la sua volontà. Se le istituzioni che fonderanno gli eletti dal voto popolare non saranno perfette, se questi tradiranno gl’interessi dei loro mandati, gli elettori non avranno che da dar la colpa a loro stessi, e votar meglio un’altra volta. Anzi, aggiungono i più radicali, per maggior sicurezza si può stabilire la revocabilità del mandato ed il referendo, vale a dire che gli elettori sono sempre liberi di destituire il loro eletto e nominarne un altro, e che le leggi fatte dai deputati non sono valide se non dopo di essere state approvate dal popolo per voto diretto.”
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Note dell’Archivio
-Il testo di Malatesta venne pubblicato su “La Questione Sociale”, Paterson, New Jersey, A. 5, nuova serie, n. 6, 14 ottobre 1899. Attualmente è contenuto nel libro curato da Turcato Davide, “Errico Malatesta. Opere Complete. Verso l’Anarchia. Malatesta in America, 1899-1900”, edizione ZIC-La Fiaccola, Luglio 2012, pagg. 70-75
Fedeli, nella bibliografia di Malatesta, riporta che questo articolo venne pubblicato come “El Sufragio Universale” su “La Questione Sociale” di Buenos Aires, A. 1, n. 6, 15 Dicembre 1894. Successivamente venne pubblicato dal giornale “Combattiamo!” di Carrara come opuscolo nel 1903. Questa indicazione si trova a pagina 23 del testo di Fedeli.