Giacopini Vittorio, “No-global tra rivolta e retorica”

Edito da Eleuthera, Milano, 2002, 128 p.

Il rifiuto della globalizzazione è diventato uno schermo ideologico che nasconde una verità più estrema. Da Seattle a Genova, un linguaggio della protesta imprevedibile e irriverente ha finito per dimostrare che la politica tradizionale è finita, si è trasformata in una cerimonia. Il re è nudo. Governi, partiti, istituzioni internazionali, non contano più niente. A Seattle, per la prima volta dopo decenni, si è risentita una voce che sembrava spenta. La voglia di ribellarsi ha introdotto qualcosa di nuovo nel mondo. Ma sono trascorsi solo due anni e già sembra trascorsa un’eternità.

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