Do Paolo, “Il tallone del drago. Lavoro cognitivo, capitale globale e conflitti in Cina”

Edito da DeriveApprodi, Roma, 2010, 138 p.

La crescita economica senza precedenti della Cina traina la ripresa mondiale verso l’uscita dalla crisi, riconfigurando un’inedita geografia dei poteri con gli Usa e scontrandosi con l’urgenza di una nuova governance globale. Al contempo, gli investimenti sulla formazione, la nascita di nuove metropoli e il rischio di bolle immobiliari stanno profondamente cambiando questo Paese. Questo libro descrive le trasformazioni che il Regno di Mezzo si trova oggi ad affrontare, tra la sfida delle energie rinnovabili, la ricerca scientifica e una forza lavoro mobile e metropolitana. La “fabbrica del mondo” si scopre sofisticata e all’avanguardia, centro di innovazione del capitale globale e sempre più abitata da lavoratori qualificati. Ma è anche il nuovo epicentro delle lotte sul lavoro. Partendo dagli scioperi della fabbrica Foxconn, produttrice degli iPhone di Steve Jobs, questo libro ci spiega come l’immagine di una Cina fatta di persone disposte a lavorare a qualunque condizione subisca forti contraccolpi. Una nuova generazione di giovani cinesi – operai, stagisti e studenti – ci mostra il volto del conflitto tra capitale globale e mondo del lavoro. Frutto di una ricerca condotta nei maggiori distretti produttivi cinesi, questo libro ci guida alla scoperta di coloro che lavorano e occupano le fabbriche in una Cina ormai uscita dalle periferie e sempre più protagonista nei processi di valorizzazione dell’economia della conoscenza.

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