Castanò Ermanno, “Ecologia e potere. Un saggio su Murray Bookchin”

Edito da Mimesis, Milano-Udine, 2011, 220 p.

L’evento della crisi ecologica che sta mettendo seriamente a rischio la vita sull’intero pianeta, ha fornito lo spunto per una riflessione filosofica attorno alla frattura fra l’”umano” e l’”animale” che circoscrive il campo della biopolitica contemporanea, laddove essa si converte in biocidio generalizzato. Che relazione c’è fra il potere e la vita (umana e non-umana) nella modernità? Murray Bookchin, una delle voci più note della controcultura americana odierna, ha dedicato la sua intera opera all’esplorazione di questi ambiti, in un percorso che inteseca il pensiero di Adorno e quello di Foucault. Questo saggio si propone di ripercorrere in una lettura critica i testi di Bookchin e di fornire un’archeologia dei concetti fondamentali dell’ecologia che sia utile al dibattito animalista, ambientalista o ecologista, che quotidianamente ne fa la propria attrezzatura pratica.

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