L’Avvenire

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Durata: 4 Maggio – 27 Luglio 1878
Luogo: Modena
Periodicità: Settimanale
Pagine: 4

Note riguardante l’Archivio
-Alcune pagine risultano illeggibili a causa della digitalizzazione da microfilm
-Del n. 3 si conoscono due edizioni (18 e 20 Maggio), la seconda delle quali ha la prima pagina completamente bianca e la dicitura: “2a edizione — SEQUESTRO — DEDICATA AL R.F.”.
-Il Bettini scriveva la seguente nota: “Organo ufficioso della Federazione Italiana, di cui pubblicava comunicati e risoluzioni, L’Avvenire fu uno dei fogli più autorevoli dell‘Internazionale, in questo periodo.
Diretto da Arturo Ceretti (fratello di Celso), il giornale si dichiarava espressione d’un gruppo di “socialisti devoti e convinti” ma delusi dalla equivoca politica tenuta dal governo della Sinistra, che — spiegavano — dai giorno in cui andò al potere “si mostrò nè da più nè da meno di quella consorteria d’infausta memoria che doveva per 18 anni opprimere e stancare la longanimità del popolo italiano” (Chi siamo e cosa vogliamo, a. I, n. 1, del 4 mag. 1878). Da qui l’adesione ai principi del socialismo anarchico, come ai soli che possano garantire la risoluzione del problema sociale (cf. A.C.M. [Carlo Monticelli] Perchè siamo anarchici, a. I, n. 4, del 25 mag.).
Fra i documenti più importanti pubblicati dall’organo modenese, sono da ricordare: il resoconto (“liberamente” tradotto dall’Égalité) del processo al tribunale correzionale di Parigi, contro Andrea Costa, Ippolito Pedoussant e altri coimputati (a. I, n. 3, del 18 mag.); una lunga lettera di A. Costa, in cui il rivoluzionario forniva ampi ragguagli circa le vicende che avevano condotto al suo arresto e a quello della Kuliscioff e di altri internazionalisti (a. I, n. 9, del 29 giu.); i comunicati e le risoluzioni della Sezione fiorentina dell‘A.I.D.L., della C.d.C., etc.
A partire dal 1 giu. 1878 (a. I, n. 5), pubblica: A.P. [Agostino Pistoiesi], Il Socialismo in Italia, una breve ricostruzione delle vicende dell’Internazionale in Italia, dalle origini fino agli eventi più recenti (particolare interessante: La priorità nell’esposizione dei principi socialisti, viene qui rivendicata a Pisacane, anche se gli effetti della propaganda bakuninista non vi sono disconosciuti).”

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