Bonanno Alfredo Maria, “Astensionismo elettorale anarchico. Arma del proletariato. Per la rivoluzione sociale”

Edito da La Fiaccola, Ragusa, Ottobre 1974,

Nota introduttiva alla prima edizione
Gli anarchici lottano contro il sistema elettorale cosiddetto democratico e, periodicamente, ripresentano le loro tesi astensioniste. Spesso queste tesi vengono sviluppate in occasioni precise come le campagne elettorali, politiche o amministrative, qualche volta, ma più raramente, come fine a se stesse, cioè come chiarificazione di quello che è uno dei fondamenti principali della dottrina anarchica: l’astensionismo.
A nostro avviso, esistono due modi di affrontare l’argomento in maniera esauriente, di questi due modi noi seguiremo il secondo. Uno parte da considerazioni di tipo soggettivistico, dilungandosi sulle influenze nefaste che le istituzioni hanno su tutti gli uomini, sulla degenerazione che, nel caso specifico, l’istituzione Parlamento, determina sul deputato eletto, sia pure quest’ultimo operaio o contadino. L’altro parte da una più vasta considerazione di classe, facendo un discorso più largo e studiando i motivi per cui l’istituzione non può essere accettata in quanto prodotto di un sistema preciso di sfruttamento in contrasto con le caratteristiche di responsabilizzazione che ogni singolo uomo deve cercare di raggiungere se non vuole cessare di definirsi uomo.
Questa seconda maniera di sviluppare l’analisi del problema dell’astensionismo anarchico è quella impiegata da Malatesta in diversi scritti di grande importanza, tra cui tutti quelli che redasse in occasione della polemica con Merlino e che abbiamo pubblicato quest’anno sempre per i tipi “La Fiaccola” di Ragusa, nel volume Anarchismo e Democrazia.
La prima maniera è quella classica dei vari Galleani, Molinari, Faure, ecc., che, a nostro giudizio, se valida dal punto di vista immediatamente propagandistico, non tocca i due punti essenziali del problema: l’analisi di classe e i limiti della responsabilizzazione del singolo.
Un altro scopo ci ha spinti a stendere questo opuscoletto: quello di chiarire la troppo frequente confusione che corre tra l’astensionismo anarchico e l’astensionismo comunista rivoluzionario, qualche volta presente nella propaganda del compagni comunisti e qualche volta assente. Il problema non è da sottovalutarsi, specie nei riguardi dei rapporti frequenti che siamo pur costretti a mantenere con simili raggruppamenti.
Infine, dobbiamo aggiungere, che ci siamo sforzati di dare alla difficile materia un assetto quanto più semplice possibile. Non sappiamo se ci siamo riusciti.
Catania, 27 luglio 1974
Alfredo M. Bonanno

 

Link Download

Questa voce è stata pubblicata in Opuscoli e contrassegnata con , . Contrassegna il permalink.