(a cura di) Finzi Paolo, “Insuscettibile di ravvedimento. L’anarchico Alfonso Failla 1906-1986. Carte di Polizia, Scritti, Testimonianze”

Edito da La Fiaccola, Ragusa, Febbraio 1993, 366 p.

Alfonso Failla (Siracusa 1906-Carrara 1986) è una delle figure più prestigiose del movimento anarchico di lingua italiana di questo secolo. Avvicinatosi giovanissimo all’anarchismo, si impegna nella lotta contro il montante regime fascista. Più volte arrestato e sottoposto a provvedimenti restrittivi, nel 1 930 viene spedito al confino, ove rimane – salvo una breve parentesi di libertà vigilata a Siracusa nel ’39 – fino alFestate del ’43. Dopo l’evasione in massa dal campo di Renicci d’Anghiari, partecipa alla Resistenza principalmente in Toscana, Liguria e Lombardia. Nel dopoguerra è tra ali organizzatori della Federazione Anarchica Italiana, redattore e direttore responsabile del settimanale Umanità Nova, attivo nell’Unione Sindacale Italiana. Tiene centinaia di conferenze, dibattiti e comizi, l’ultimo dei quali a Pisa dopo l’assassinio di Franco Serantini. Dal giugno del ’72, per ragioni di salute, è costretto ad interrompere l’attività pubblica. Questo volume è suddiviso in tre sezioni. Nella prima sono raccolte carte di polizia e documenti, relativi al periodo ’22/’43, tratti dal dossier Failla al Casellario Politico Centrale. Nella seconda sono raccolti gran parte degli articoli da lui scritti nel secondo dopoguerra. Nella terza sezione sono raccolte testimonianze della sua attività.

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