(a cura di) Ciaravolo Pietro, “Nietzsche-Stirner”

Edito da Editoriale B.M. Italiana, Roma, 1984, 273 p.

Dall’Introduzione
Qual è lo status della ricerca italiana in ordine al rapporto teoretico tra Nietzsche e Stirner? Un interrogativo al quale ha dato la sua risposta il Con­vegno di studio indetto e promosso dal Centro Studi di Filosofia Italiana (Tarquinia, dicembre ’83) nel quadro della sua finalità statutaria che si obiet­tiva, in nome di un « nazionalismo » dialetticamente aperto, nella « messa in evidenza » del filosofare italiano contro la tendenza crescente di una radicale « esterofilia ». Un folto numero di studiosi s’è cimentato in tale tentativo cri­tico muovendo dall’ipotesi provocatoria che nella genetica speculativa di Nietz­sche operasse in modo più o meno determinante l’Unico di Stirner. Un’ipo­tesi che fu un « sospetto » insinuato e diffuso ai primi del secolo sulla scia di un « diverbio » sorto tra gli Overbeck ed Elisabeth, sorella di Nietzsche, che per difendere l’assoluta originalità del fratello, contestava ai primi (che van­tavano anni di « vicinanza » con il filosofo) la testimonianza che Nietzsche « conoscesse » l’opera di Stirner. Un fatto di cronaca che, per quanto fugace e peregrino, lasciò acriticamente un’ombra di dubbio sull’originalità del pen­siero nietzscheano perché si era propensi (ed a ragione!) a dare più credito alla testimonianza degli Overbeck. Una propensione che trovava sostegno nel­ le « assonanze » stirneriane che si colgono qua e là negli aforismi di Nietz­sche. Comunque la soluzione del dubbio non può venire dall’indagine docu­mentaria sul fatto di cronaca né dalla pura e semplice « trasparenza » negli afo­rismi di tematiche stirneriane. E questo è ovvio. L’informazione del pensiero altrui non porta tout court al riporto se non in menti incapaci di rielaborare oppure soltanto capaci di « riciclare » il « dato ». La potente creatività della mente di Nietzsche ne esclude nel modo più assoluto questo scadimento ser­vile. L ’informazione per la mente creativa diventa un puro e semplice « mate­riale » di costruzione. A mo’ di mattoni per la realizzazione di un progetto edilizio. La mente creativa « metabolizza » le informazioni che riceve e « me­tabolizzando » le trasforma e le adegua al suo piano creativo. Ma questa cer­tezza sulla capacità creativa della mente di Nietzsche è per sé insufficiente a risolvere il problema. Occorre far luce in loco, affrontare l’analisi diretta. Scendere in campo. Analizzare il pensiero di Nietzsche in ordine al « dubbio » sulle sue derivazioni stirneriane. Un compito che spetta alla critica storiogra­fica alla quale è data come specifica la capacità di rilevare in un pensiero ascendenze e colleganze storiche, misurarne l’incidenza e definirne il calibro di originalità.

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