Bonanno Alfredo Maria, “Chi ha paura della rivoluzione. Ricominciamo daccapo”

Edito da Edizioni Anarchismo, Catania, 1990, 166 p., Seconda Edizione

Un libro la cui lettura è particolarmente indicata oggi. In un periodo di crisi, quando i vecchi ideali sembrano svanire tra rifiorenti tentativi – di ogni genere – di entrare in contrattazione col potere, è molto importan­ te scrivere una specie di catalogo delle varie forme di “paura” della rivolu­zione. Tanti compagni vengono incoraggiati, con parole più o meno chiare, al rifiuto della lotta e dell’impegno rivoluzionario. Da coloro che si sono dichiarati favorevoli all’amnistia a coloro che rifiutano la lotta in nome di una vaga e cervellotica “delegittimazione”, passando per gli imbroglioni di mestiere, per gli imbecilli che non capiscono nemmeno cosa leggono, per i “bravi ragazzi” che non vogliono dispiacere né moglie né marito, per arrivare fino al disgusto dichiarato del pentitismo e del tradimento. Il pa­norama è tutto qui. La paura della rivoluzione può prendere forme diverse. Solo alcune possono camuffarsi sotto le spoglie di una continuazione della lotta sotto forme diverse. Altre, quelle più evidenti, sono semplicemente desistenza e squallore. Un libro – se vogliamo – spiacevole. Ma è tempo di dire le cose spia­cevoli, è tempo di parlare senza mezze parole. Per noi che vogliamo “ricominciare daccapo” è tempo anche di fare il punto della situazione. Se non altro per conoscere con chi possiamo ricominciare, e in che modo.

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Nota dell’Archivio
-Prima edizione: Catania, 1986
-Terza edizione: Trieste, 2014
-Nella “Nota per il lettore”, viene riportato che questo libro è la continuazione ed integrazione de “La rivoluzione illogica” e “Teoria e pratica dell’insurrezione”
-Nella Terza Edizione sono stati aggiunti i seguenti articoli pubblicati su “Senza Titolo”:
–La vita e la morte
–Il nano e la merce
–Abiti e idola
–Elogio della divisa
–Un treno, alla stazione di Napoli
–Contro tutti i vedovi inconsolabili
–Facciamo a chi ne ammazza di più?
–La guerra del lavoro
–Polverizzazione
–Riconoscimento del nemico
–Quando il futuro arriva tra capo e collo
–La coda pelosa del perbenista
–Solidarietà come attestazione in vita
–L’antimilitarismo in epoca di svilimento
–Uccidere

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